Abbiamo incontrato il pianista e cantante Max Lazzarin per parlare di Blues, della sua prossima uscita discografica "STRUCK" e del suo nuovissimo progetto "Max Lazzarin and The Great Magicians".
Prima di farci raccontare dei suoi nuovi progetti, con Max abbiamo cercato di ripercorrere la storia del Blues, dai cantastorie del Mali fino alle odierne derivazioni, cercando di descriverne il fascino misterioso che da sempre accompagna le vicende legate agli interpreti di questo stile musicale che, secondo la visione del nostro ospite è tutt'ora in continua evoluzione come anche i suoi contenuti, le sue più istintive caratteristiche si rincorrono e in qualche modo si ripetono con nuovi linguaggi nelle culture urbane e suburbane delle motropoli odierne.
Una chiaccherata di quasi quaranta minuti in cui traspare tutta la passione viscerale, il rispetto e l'umiltà con la quale un musicista della caratura di Max si è sempre approciato al Blues, che nel suo caso trova le sue più contigue affinità nei suoni e nei ritmi di quella New Orleans che fu popolata da moltissimi italiani verso la fine dell'800 in quello che veniva chiamato "Little Palermo" divenuto poi il quartiere francese.
Un percorso, quello di Lazzarin che lo ha portato a esibirsi in giro per tutta Europa e lo ha consolidato come uno dei più importanti interpreti del Bues made in Italy come dimostra il primo posto conquistato all' Italian Blues Challenge nel 2016 con la cantante Stephanie Ghizzoni ovvero il duo Bayou Moonshiners e il quarto posto l'anno successivo nell'edizione europea del contest tenutasi in Danimarca.
Oggi Max è anche il vicepresidente della più importante associazione operante sul territorio in tema di Blues ovvero la Italian Blues Union, la quale coordina tutte le attività che riguardano il genere oltre ad aver di recente teso un filo diretto con il ministero della Cultura e dello Spettacolo come ci ha raccontato lo stesso Lazzarin.
Infine, Max ci ha anticipato due dei suoi imminenti progetti, il primo relativo a una nuova formazione, più precisamente un trio dal nome Max Lazzarin and The Great Magicians, con Federico Patarnello alla batteria e Luca Dell'Aquila al basso, ai nastri di partenza con un repertorio per la maggior parte inedito e poi il progetto discografico dal titolo Struck che vede la partecipazione della Mike Sponza Band.
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Max Lazzarin and The Great Magicians
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