La Musica e i suoi nemici

"Solo riportando la musica al centro delle nostre vite...potremo costruirci una esistenza più degna" • il nuovo libro di Antonello Cresti.

Mi sento di condividere con voi le sensazioni a caldo che mi ha suscitato questa lettura: l'ho trovata lucida e provocatoria al tempo stesso ma a tratti sorprendentemente e ingenuamente romantica.

Lucida perché l'autore analizza con cura i passaggi storico-sociali in cui la musica si rispecchia e dove, in taluni casi, ne è divenuta essa stessa uno degli impulsi scatenanti.

Provocatoria perché pone le domande più intellettualmente oneste a chi volente o nolente, direttamente o indirettamente ha contribuito al verificarsi della situazione precaria, culturalmente intesa, in cui ci ritroviamo oggi.

Romantica perché si premura di non perdere mai il contatto con l'essenza spirituale della Musica o, per chi si fosse in qualche misura smarrito, di riportarla in quella che è la sua naturale valenza nonché dimensione.

La consiglio non solo a chi, come me, in quanto musicista, per molti tratti si debba sentire crudemente coinvolto ma anche per tutte quelle persone ormai "mature", se non altro anagraficamente, che senza rendersene conto hanno letteralmente scordato perché ascoltano la musica e quanto ne avvertirebbero il vuoto se questa venisse improvvisamente a mancare non solo e per forza in senso letterale ma anche nel caso in cui la sua creazione e diffusione fosse affidata e manipolata da un unico impersonale pensiero.

Ringrazio l'autore Antonello Cresti per gli spunti di riflessione che ho potuto cogliere da questo libro.

Ora tocca a voi!


Cristiano Contin

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